Dario Ballantini super ospite del Capodanno Capannina di Franceschi a Forte dei Marmi.
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Non solo Dario Ballantini, il Capodanno Capannina Forte dei Marmi è una festa di ottima musica – dal vivo, deejay set e piano bar -, spettacolo con il ritorno del Brazilian Show e divertimento, assicurato dalla performance del trasformista più famoso d’Italia.
Questo Capodanno in Versilia 2019 non è la prima volta che Dario Ballantini si esibisce sul palcoscenico della discoteca più antica del Mondo con le sue divertenti imitazioni.
Dario Ballantini protagonista del Capodanno Capannina 2019.
Dario Ballantini nasce a Livorno nel 1964. Ha i primi incontri con la pittura ed il teatro già tra le mura di casa che con un padre che dipinge in stile neo realista, di uno zio post macchiaiolo, di un nonno attore di compagnie filodrammatiche e di un altro zio tenore. È colpito dalle riproduzioni delle opere di Guttuso e di Picasso, ammirate nei volumi degli Editori Riuniti distribuiti dal padre. Si appassiona ai fumetti (Jacovitti e gli autori Marvel) tentando di realizzarne alcuni. Dopo aver frequentato un corso di tratteggio tenuto da Giulio Guiggi (1912-1994) si iscrive all’indirizzo artistico del liceo scientifico sperimentale di Livorno dove è allievo di Giancarlo Cocchia (1924-1987). Si diplomerà nel 1984. Nel frattempo comincia a manifestarsi la sua febbre da palcoscenico e la sua passione per le figure di Totò, Petrolini ed Alighiero Noschese. A 16 anni visita al Museo d’Arte Moderna di Parigi, la grande mostra su Amedeo Modigliani la cui opera influenzerà in parte la sua formazione. Dario Ballantini si dedica ai ritratti e alle caricature di Totò, Guccini, Dalla e dei compagni e professori del liceo con cui riempie le agende scolastiche. Esordisce nel 1983, con il compagno di banco Stefano Ceselli, nel cabaret formando il duo “Le Cornacchie” che, dopo un’esperienza radiofonica in una radio locale (Radio Flash) e la vittoria al Festival Nazionale del Cabaret, approda sorprendentemente al programma tv “Ciao Gente” condotto da Corrado Mantoni su Canale 5 il quale proponeva giovani talenti con le imitazioni di Bearzot e Falcao.
Nel frattempo recita in teatro in una compagnia dialettale che mette in scena le opere di Beppe Orlandi.
Il duo comico dopo le apparizioni a “Pronto Raffaella?” Rai 1, “Tandem” Rai 2 ed alcune puntate di “Incrocia la Fortuna” su Antenna 3, si scioglie.
Finito il liceo, Dario Ballantini conosce e frequenta il pittore Maurilio Colombini ed il gallerista Cesare Rotini (1945-2008) cominciando a proporre, in personali e in collettive d’ambito livornese, opere di richiamo espressionista e partecipa alle collettive “Rotonda Expo“.
Nel 1989 frequenta un corso di grafica pubblicitaria tenuto da Leonardo Baglioni e nello stesso anno espone alla Galleria Teorema di Firenze.
Non molto apprezzato e questo determina un momento di crisi e di pausa produttiva. Prende forza la sua attività di trasformista abile ad impersonificare personaggi dello spettacolo, cura personalmente trucco e costumi, si esibisce con performance live in feste, sagre, rassegne, clubs aprendosi un piccolo mercato fino ad approdare e vincere il talent show “Star 90” su Rete 4 con Presidente di giuria Antonio Ricci.
La sua gestualità pittorica inespressa viene trasferita negli studi preparatori di trucchi speciali anche sperimentali e nelle realizzazioni di scenografie e paraventi artigianali di spettacoli teatrali tra cui la pièce “Petrolini Petrolini” che in seguito approderà ad “Asti Teatro“, rassegna diretta da Vittorio Sgarbi.
Il regista Alessandro Benvenuti lo inserisce in una scena del suo film “Zitti e Mosca” nel ruolo di trasformista facendogli interpretare le imitazioni di Ray Charles e Lucio Dalla, in seguito Antonio e Pupi Avati grazie alla segnalazione di Emanuele Milano lo fanno partecipare ad alcune puntate del programma di Telemontecarlo “T’amo Tv” condotto da Fabio Fazio, nel quale Dario interpreta Dario Fo ed Enzo Jannacci.
Nel 1994 ha un nuovo contatto con Antonio Ricci che consentirà a Dario Ballantini di approdare e “Striscia La Notizia” dapprima con l’imitazione di Dario Fo cui faranno seguito Paola Borboni, Ignazio La Russa e Vittorio Cecchi Gori.
Intanto continua ad esibirsi in cabaret approdando allo “Zelig“di Milano con lo spettacolo “Zapping Mutazioni Telegenetiche” scritto con David Lubrano.
Dopo pochi anni nel 1998 nasce l’imitazione dello stilista Valentino con l’innovativa idea di utilizzarlo per servizi “on the road” con la troupe del regista Luca Silvestri che gli permette di sfruttare trucco (curato da Beppe Tripoli) mimica e travestimento facendo interagire il personaggio, come fosse quello vero, con chiunque incontri: è il primo vero grande successo televisivo per Dario giunto ormai al sedicesimo anno di “gavetta”.
Il programma di Ricci ne fa una icona e sulla scia del risultato faranno seguito altre interpretazioni di successo come Gianni Morandi, Margherita Hack, Vasco Rossi, Gino Paoli.
Ma la passione per le arti figurative torna a farsi sentire; Dario Ballantini realizza i ritratti di alcuni grandi personaggi dello spettacolo tra cui Erminio Macario, Bice Valori e Fred Buscaglione per il festival “Acquaviva nei Fumetti” mentre comincia a girare l’Italia con il suo nuovo manager Massimo Licinio presentatogli da Ezio Greggio, esibendosi con il nuovo spettacolo di trasformismo incentrato soprattutto sui tre personaggi di successo (Valentino, Morandi e Vasco Rossi) che riscuote successo ovunque.
Nel 2001 Dario Ballantini incontra Achille Bonito Oliva da cui riceverà incoraggiamenti e proficui consigli. Si trasferisce definitivamente a Milano e nello stesso periodo il giornalista Stefano Lorenzetto gli propone di realizzare una esposizione alla storica Galleria Ghelfi di Verona.
È il momento della svolta decisiva: Licinio, amico e consigliere nonché estimatore della sua pittura, decide di incoraggiarlo partecipando di fatto all’organizzazione della mostra la cui presentazione del catalogo sarà affidata, grazie ai buoni auspici della comune amica Marta Marzotto, a Giancarlo Vigorelli.
Quest’ultimo scriverà che un pittore cubo-espressionista così sorprendente non era immaginabile oggi in Italia. La mostra ottiene un grande successo, costituendo quindi una vera e propria “rinascita” come pittore.
Contemporaneamente, Dario interpreta dei ruoli “cameo” nei film “Baci e Abbracci” di Paolo Virzì, “Il Pesce Innamorato” di Leonardo Pieraccioni, “Svitati” di Ezio Greggio e Mel Brooks, “Festival” di Pupi Avati.
Nel 2002 Dario Ballantini incontra nel suo atelier di Fivizzano lo scultore Pietro Cascella che lo incoraggia e lo sostiene manifestando apprezzamento per il suo lavoro.
Intanto i successi televisivi non si fermano e Dario dopo aver partecipato allo show “La Notte Vola” in coppia con Gianni Fantoni, propone sempre a “Striscia” nuove imitazioni specializzando i trucchi con la collaborazione della truccatrice Mariangela Palatini ottenendo sorprendenti risultati con l’impersonificazione di Luca Cordero di Montezemolo, Tony Renis, Antonio Fazio, Franco Marini, Re Vittorio Emanuele, Valentino Rossi e tanti altri, alcuni dei quali in coppia con Alvaro Vitali.
I tempi sono maturi per organizzare un’esposizione a Milano in collaborazione con la Galleria Artesanterasmo. Il gallerista Sorrentino propone a Luciano Caprile di occuparsi della stesura del testo critico.
La mostra di Milano di Dario Ballantini riscuote un nuovo successo ed anche i mass media ne amplificano l’eco.
Seguiranno esposizioni a Padova, Genova, Como, Fano etc. e partecipazioni a collettive.
In occasione della premiazione “Telegatti 2005” viene riprodotto su porcellana un’opera realizzata appositamente per Tv Sorrisi e Canzoni e R101 consegnata a tutti i premiati.
Nello stesso anno Ballantini partecipa al programma radiofonico “La Carica di 101” in onda tutte le mattine su R101, la collaborazione durerà due anni.
La sua attività di trasformista continua con la sua presenza decennale nella trasmissione “Striscia La Notizia” in cui interpreta sempre più personaggi, nonché molti uomini politici.
Nel 2006 il critico Fabio Marcelli, curatore della rassegna su Gentile da Fabriano, decide di occuparsi dell’allestimento di una sua esposizione nella stessa città. La mostra sarà visitata tra gli altri dal critico Enrico Crispolti e da Ivano Fossatiche deciderà di “vestire” il suo palco per il tour “L’Arcangelo” con le opere di Dario riprodotte in grande scala.
Nasce un’amicizia ed un’ intesa culturale anche con Ugo Nespolo che mostra di apprezzare le sue opere.
Nel settembre del 2006 Achille Bonito Oliva consegna a Dario Ballantini l’A.B.O. d’argento per la pittura.
In ottobre il “Corriere della Sera” invita Ballantini a presentare sotto forma di intervista la grande mostra “Turner e gli Impressionisti” al Museo di Santa Giulia a Brescia.
Fabio Marcelli cura per la Silvana Editoriale la pubblicazione del volume “In Arte Dario Ballantini“, una monografia che traccia il profilo della carriera di Dario e comprende le opere dal 1980 al 2007 arricchito dai testi critici di Ivano Fossati, Antonio Ricci, Enrico Crispolti, Luciano Caprile.
Nello stesso anno espone alla Galleria di Palazzo Coveri a Firenze e a Castel dell’Ovo a Napoli; la mostra itinerante dal titolo “Visioni Sommerse“, dopo una tappa a Bologna, approda nel 2009 alla “Galerie de l’Europe” di Parigi e seguirà al Castello di Saint Rhémy in Valle D’Aosta. Interpreta un ruolo nella fiction “Carabinieri 7” su Canale 5 diretto da Raffaele Mertes.
Nell’autunno del 2008 Davide Rampello, Presidente della Triennale, propone a Dario Ballantini una mostra alla Triennale Bovisache comprenda le due attività artistiche venticinquennali finalmente fuse.
La realizzazione della mostra nell’ottobre 2009 dal titolo “Identità Artefatte” è stata affidata a Massimo Licinio con il contributo di 15 anni di materiale video fornito da Antonio Ricci e della partecipazione di alcuni colleghi estimatori di Dario tra cui Lucio Dalla, Enrico Ruggeri, Remo Girone, Enrico Mentana, Antonio Ricci e Mario Lavezzi dei nuovi testi critici di Luciano Caprile e di Nicola Davide Angerame.
Nello stesso anno Dario Ballantini interpreta il ruolo dell’Avv. Cenerini, nel film “La prima cosa bella” di Paolo Virzì e intraprende una collaborazione con Radio Due come conduttore del programma “Ottovolante“.
La mostra multimediale viene allestita da settembre 2010 a gennaio 2011 nel programma di Tolentino Humour 2010, rassegna d’arte umoristica promossa dal Comune e dall’Assessorato alla Cultura e dal Museo della Caricatura per una permanenza di quattro mesi.
Dario Ballantini è presente ad Art Basel Miami 2010, nel 2011 alla Galleria La Telaccia di Torino, alla Acquire Gallery di Londra, è presente alla 54 Biennale di Venezia nel progetto “Padiglione Tibet” e nel “Padiglione Italia“, curato da Vittorio Sgarbi in ottobre a Milano e in dicembre a Torino.
Da quel momento si moltiplicano le manifestazioni artistiche che lo riguardano. Tra le tante ricordiamo la personale alla Fortezza Medicea Girifalco a Cortona e una collaborazione con Ueart Tour 2011-2012-2013 (Usa) con il quale le sue opere vengono esposte in mostre collettive a Tallhassee, New York e Miami.
Nel 2012 Dario Ballantini inaugura “Fake Identities” la prima mostra personale londinese presso la Fiumano Fine Art Gallery.
La mostra lo porta ad un incontro con gli studenti dell’Università di Cambridge sul tema psicologia ed arte cha ha approfondito gli aspetti della sua doppia personalità.
Ballantini partecipa anche alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2012 – 2013 presso l’Accademia di Belle Arti di Verona dove ha avuto luogo la sua Lectio Magistralis titolata “L’artista a tutto tondo: l’arte apre ad infinite strade“.
Nello stesso anno sono state inaugurate le mostre a Torino al Museo MIIT, a Palermo al Palazzo Sant’Elia, a Lucca Palazzo Fondazione Banca del Monte di Lucca e nuovamente a London City all’ArtMoorHouse.
Dario Ballantini inizia il 2014 con la conduzione del nuovo programma “Vintage People Ballantini e gli Altri“, nato da un’idea di Marina Mancini, responsabile del programma per Radio Due.
Nell’edizione in corso del programma “Striscia La Notizia” propone con successo le imitazioni di Matteo Renzi, Anna Maria Cancellieri e Papa Francesco.
Le mostra “Identità Artefatte” approda nuovamente a Londra, Montecarlo, Amsterdam.
Il 27 marzo 2014 debutta alla Sala A di Via Asiago di Rai Radio Due con il suo spettacolo “Da Balla a Dalla“, progettato da Massimo Licinio, scritto da Ballantini con le musiche e gli arrangiamenti del Maestro Stefano Cenci, tutt’ora in tour nei teatri italiani.
Nel settembre 2014 ha apportato un prestigioso contributo sulla parete di ingresso della Metropolitan International School in Miami, 10 metri di dipinto che rimarranno indelebili a salutare le generazioni di studenti del South Florida nonché una live perfomances al Wynwood Walls dipingendo 19 metri di parete, la sede del Presidente di Real Estate.
Nell’ambito di EXPO 2015 Dario Ballantini fa parte de “Gli Eclettici“, una mostra nel centro di Milano che comprende vari artisti contemporanei.
Da maggio conduce “Ridi Rai” su Radio 1 in coppia con Massimo Licinio.
A settembre “Identità Artefatte” approda a Bruxelles e continua la sua permanenza a “Striscia La Notizia” con le imitazioni di Ignazio Marino ed Angela Merkel.
Nel 2016 Dario Ballantini realizza le sue prime sculture in bronzo in collaborazione con la Fonderia Guastini di Vicenza che vengono esposte dapprima al Circolo della Stampa di Milano ed in seguito dato il consenso di Achille Bonito Oliva, all’Electronic Art Cafè Camponeschi a Roma in una mostra in cui viene presentato per la prima volta il video “Fake to Face” ideato da Ballantini e Licinio e realizzato da Roberto Baeli.
Dopo aver dipinto uno dei coni esposti nei Giardini di Pan all’interno del Vittoriale degli Italiani, ha realizzato anche un’opera su installazione nell’ambito della manifestazione “Tra l’acqua e il cielo” a cui hanno fatto seguito una mostra al Museo della Carta a Toscolano Maderno ed le sculture al MuSa di Salò, tutt’ora in corso.